Oggi abbiamo visitato la masseria " CARMINE " della famiglia Fornaro, un posto bellissimo, dove le pecore erano felici, perché l'erba era verde ed abbondante. Quelle pecore il 10 dicembre 2008 sono state abbattute perché contaminate dalla diossina.
Lo stile della masseria è quello dell'800. Mura di cinta, cancello, corte interna tenuta a guardia da una decina di cani. All'esterno, ulivi secolari. TIPICO PAESAGGIO PUGLIESE. Ma basta girare un po' lo sguardo che l'incanto svanisce . Dalla corte interna, basta mettersi di fronte all'arco che sovrasta il cancello d'ingresso, che si vedono i fumi dell' ILVA , che perseguitano la famiglia Fornaro , famiglia di allevatori da molte generazioni. Siamo a due passi dal quartiere Paolo Vi di Taranto e a circa un chilometro e mezzo dal gigante siderurgico. I camini diffondono nell'aria emissioni nocive, come la diossina, che poi ricadono sui terreni circostanti. Oltre al bestiame della famiglia Fornaro, sono stati abbattuti altri 700 capi, circa, individuati dalla procura di Taranto, sulla base dei test dell'Arpa effettuati sul latte e il grasso degli animali.
Intervistando il signor Fornaro , ci siamo commossi, notando un luccichio nei suoi occhi nel parlare del silenzio, che ormai, caratterizza la sua masseria.
Nessun commento:
Posta un commento