PAESAGGIO

Si definisce paesaggio : una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni

MOTIVAZIONE

Da diversi anni l’offerta formativa della nostra Scuola pone una particolare attenzione al discorso ambientale. Quest’anno, partecipando al Concorso nazionale FAI, abbiamo scelto come tematica : Le Masserie , un bene culturale del paesaggio agrario tarantino , paesaggio così duramente colpito dall’inquinamento da diossina

Vedi scheda del progetto


paesaggio testimone " strage degli innocenti"

domenica 21 febbraio 2010

TUMORI E INQUINAMENTO A TARANTO


Cosa respirano, cosa mangiano, cosa bevono e come vivono gli uomini , le donne, i bambini, gli anziani di Taranto, la città più inquinata d' Europa per emissioni industriali ………………………………

A Taranto , ognuno dei duecentodiecimila abitanti , ogni anno, respira 2,7 tonnellate di ossido di carbonio e 57,7 tonnellate di anidride carbonica. Gli ultimi dati stimati dall'Ines, l' Inventario nazionale delle emissioni e loro sorgenti, sono spiegati. …………………………………………

A Taranto c'è la diossina. Qui si produce il 92 per cento della diossina italiana e l'8,8 per cento di quella europea. Qui, negli ultimi dieci anni , i tumori sono aumentati del 30 per cento…………..

Dal libro " LA CITTA' DELLE NUVOLE " di Carlo Vulpio


 

Allarmanti sono i dati riportati nella presentazione che ci ha illustrata la dott.ssa A Mincuzzi della AZIENDA USL TARANTO, S.C. Statistica Epidemiologica, Dipartimento di Prevenzione

1 commento:

  1. Sconcertante e inspiegabile è il totale assenteismo delle istituzioni in merito alle emissioni colpose dell'ILVA e delle industrie limitrofe, che hanno distrutto l'ecosistema jonico e trasformato Taranto nella città più inquinata d'Europa, pregiudicando forse irrimediabilmente la salute dei cittadini. Il sindaco, come ufficiale di governo, ha tutti i poteri conferitigli dalla legge, per intervenire ex abrupto e chiudere la micidiale zona a caldo dell'ILVA, traslocata da Genova e letteralmente scaricata a Taranto, senza riguardo per i tarantini e l'intero territorio. L'impianto ad urea e il depolverizzatore sono solo sperimentali e non si hanno dati scientifici certi circa la loro effettiva consistenza nella soluzione dei problemi. Tanto più che resta comunque il fatto allucinante che l'industria della morte fu costruita in città, a ridosso di uno dei quartieri un tempo più ecologici e belli del territorio, il Rione Tamburi, oggi diventato una camera a gas. Non vi è, quindi, altra soluzione che fare tutti uniti forti pressioni sulla magistratura affinchè possa indagare sugli eventuali casi di omertà delle istituzioni e costringerle ad applicare la legge. Non si può restare indifferenti verso chi nega il diritto alla vita, servendosi del ricatto occupazionale. Le azioni collettive sono fondamentali per risolvere questi gravi problemi. Una, dieci, cento denunce al giorno, se occorre, alla magistratura e possibilmente alla Corte di Giustizia dell'Aja. Non vi sono alternative, ormai.
    Prof. Luigi Giancipoli

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