Il cloruro di sodio è tra i sali solubili, il più dannoso sia alla vegetazione (in generale) sia al terreno. Infatti il sodio è un peptizzante che si oppone alla buona struttura del terreno ed aumenta molto la conducibilità elettrica.
L'aumento della pressione osmotica provocato nella soluzione circolante rende difficile e impedisce l'assorbimento idrico da parte delle radiciLe coltivazioni non sopportano valori di sali superiori allo 0.1%; anche il cloro in eccesso risulta negativo per la fisiologia vegetale.
Materiali:
- Forno a muffola
- 2 beute da 200ml
- carta da filtro e imbuto
- palloncino da 100ml
Reagenti:
- soluzione 0.1 N di nitrato d'argento
indicatore cromato di potassio (soluzione satura)
Modo di operare:
- Far seccare in forno a muffola 20 g di terra fine, alla temperatura di 110°C per 3-4 ore in modo da eliminare l'acqua igroscopica.
- Introdurre i 20 g di terra fine in una beuta;
- Aggiungere 100 ml d'acqua distillata e chiudere la beuta con un tappo;
- Agitare
- Attendere 36-48 ore agitando ogni tanto;
- Filtrare con filtro asciutto a raccogliere il filtrato in una beuta.
- Prelevare 5 ml di filtrato (corrispondenti a 5 g di terra)
- Titolare i cloruri con soluzione 0.1 N di nitrato d'argento con qualche goccia di cromato di potassio (indicatore)
La quantità di questo sale nel terreno è data da:
%o NaCl = ml titolante · 0.00585 · 200
dove:
0.00585=g di NaCl che corrispondono a 1 ml di titolante
200= fattore di moltiplicazione per esprimere il NaCl in per mille poiché sono stati titolati 5 g di terreno.
In pratica
%o NaCl = ml titolante · 1,17
Valori ottenuti
0,3 ml di titolante
0,35 %o NaCl
Osservazioni
Il dato analitico relativo al cloruro di sodio deve essere posto in rapporto al ptl e alla c.s.c; infatti terreni contenenti sali solubili superiori allo 0.1% risultano anche alcalini e con una c.s.c. satura per oltre il 15% da sodio sono terreni salini sodici.
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